Corso di Storia Veneta anno acc. 2010-11
Serenissimo Principe e Illustrissima Signoria è un testo che raccoglie una scelta di suppliche presentate alla Serenissima Signoria (organo rappresentativo della Repubblica di Venezia) dal 1554 al 1609. La serie di suppliche presentate alla Signoria sono oggi conservate all’archivio di stato di Venezia e sono suddivise nei due grandi fondi archivistici Collegio, Risposte di fuori e Collegio, Risposte di dentro. La distinzione di fuori e di dentro non si rapportava alla provenienza geografica dei supplicanti, ma agli organi istituzionali cui la Signoria chiedeva una risposta in merito a quanto chiesto dal supplicante. Con l’espressione di dentro ci si riferiva dunque alle magistrature che operavano nell’ambito della città dominante e del Dogado; con quella di fuori al rimanente dello stato ( da terra e da mar). Le suppliche erano nella quasi totalità dei casi stese da avvocati, sulla scorta delle motivazioni addotte dai supplicanti. La supplica veniva preventivamente accolta (probabilmente dopo un iniziale filtro da parte della cancelleria) e poi inoltrata all presenza dell’organo istituzionale dai supplicanti accompagnati dai loro avvocati . Una volta ricevuta la supplica, la magistratura preposta (per lo più rettori, nel caso delle suppliche di fuori) istruiva un processo interrogando i testi indicati dagli stessi supplicanti. Il fascicolo istruito veniva quindi consegnato a questi ultimi, che si incaricano di trasferirlo a Venezia alla stessa Signoria, che decideva infine sul da farsi. La procedura seguita dalla presentazione e dall’accoglimento delle suppliche rappresenta dunque il tipico assetto costituzionale dello stato policentrico di antico regime, anche se alcune sue trasformazioni suggeriscono i cambiamenti intervenuti a livello istituzionale, di seguito ai mutati rapporti di forza. Va comunque precisato che gli avversari dei supplicanti potevano opporsi in Collegio all’accoglimento della delega richiesta nella supplica. In tal caso, nel fondo archivistico di tale magistratura sono pure allegate le risposte dei rettori o delle magistrature (in prevalenza l’Avogaria di comun) che erano state sollecitate a fornire un loro parere (si vedano gli esempi riportati al punto 4).
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Glossario dei termini giuridici
Bibliografia
Onore e virtù in una repubblica aristocratica del Cinquecento
Il sistema giuridico Repubblicano
Dall’ordine della pace all’ordine pubblico
La piccola comunità e le sue consuetudini
2 Suppliche
1. La figliolanza
2. I dottori del territorio di Padova
3. Il podestà e l’avvocato
4. Territorialità del diritto
5. Profondo d’Istria
6. Le leggi imperiali
7. Il linguaggio dei segni
8. La prova
9. L’avvocato dei morlacchi
10. La commissione
11. Consuetudine e legge
12. Gli strazzaroli di Padova
13. Le donzelle orfane di Brescia
14. Relazioni pericolose
15. Il rapimento
16. Il tutore (parte prima)
17. I morti di Illasi
18. La legge viva
19. Il tutore (parte seconda)
20. In villa
21. Uno statuto rigoroso
22. L’appello
23. L’approvazione
24. Lungo il lago
25. Il Parlamento della Patria
26. Retroscena
27. La confessione
28. Il nunzio di Romano
29. Proemio
30. Campagne
31. Da Ceneda
32. Il vescovo e i contadini
33. Legge e giustizia
34. Una grossa maona
35. Una nuova legge
36. Un rettore caparbio
37. Ritorno in villa
38. I distrettuali di Conegliano
39. Un uomo di autorità e di potere
40. La concessione del pittore
41. La Casa dei mercanti
42. L’onore della famiglia
43. La realdizione
44. L’inganno
45. La reputazione dei notai di Verona
46. Sotto la loggia
47. Per San Marco
48. La caccia
49. L’affittuale
50. Conventicole
51. Bortolamio Pasqualin da Malo
52. Faida e procedura
53. Un uomo d’onore
54. La presentazione
55. Nicolò Crasso da Cologna
56. Il cancelliere
57. Il compromesso
58. La retta giustizia
59. Il patriarca
60. L’avvocato Sante Ceresara da Malo
61. Il bandito
62. L’età d’oro
63. Amicizie e parentele in quel di Arbe
64. La delegazione
65 I tempi presenti
66. Alla Brazza
67. La memoria
68. Una comunità devotissima
69. La causa
70. Una consuetudine perduta
71. Il custode di Zara vecchia
72. Avvocati
73. Uno statuto particolare
74. La Contadinanza
75. Dalla Riviera del Garda
76. I tiranni
77. Il debito
78. Le campagne di Sebenico
79. Una donna privata dell’onore e del padre
80. Una città fedelissima
81. La verità dei da Porto
82. La verità dei Capra
83. Il bando
84. Una legge confermata
85. Il collegio dei dottori di Vicenza
86. L’interprete
87. Chirin Stoinich di Gabriga
88. Il contadino
89. Lo stile delle corti d’Italia
90. Le difese per patrem
91. La legge dei cinque casi
92. Mattinata
93. Un’antica consuetudine
94. Antichi avversari
95. Il palazzo di Mestre
96. La grandine
97. Gli statuti invecchiati
98. L’onore del notaio
99. Il vicario
100. Una donna impudica
101. Caccia allo zupano
102. Risaie
103. Gli ebrei di Verona
104. La perizia d’ufficio
105. Bettole
106. Una lunga storia
107. La passione e l’interesse
108. I Legnaghesi
109. Il bacio
110. Citazioni
111. La cessione delle donne
112. La pubblicazione della sentenza
113. Legittimazione
114. L’intrigo dell’onore
115. Dopo un secolo
116. Il Collegio dei giureconsulti di Udine
117. La signatura del Consolato
118. Le difese per procuratore
119. L’equità della Repubblica
3 Schemi e percorsi giudiziari
3.1 La giustizia nello stato giurisdizionale
3.2 Schema giurisdizionale della giustizia penale
3.3 Schema dei riti processuali
3.4 Il percorso giurisdizionale della giustizia punitiva
3.5 Percorsi delle suppliche
3.6 Come possono essere utilizzate le suppliche
4 Risposte (in tema di comunicazione politica)
4.1 Precisazione
4.2 Un caso di adulterio a Padova
4,3 Da Montona
4.4 Dalla riva occidentale del lago di Garda
4.5 Camillo Palazzi
4.6 Un mercante veneziano in Istria
4.7 Un’altra precisazione