Serenissimo Prencipe, Illustrissimi et Eccelentissimi Signori
Fu eretto già cento et più anni, con l’auttorità dela Serenità Vostra, un celebre collegio di giureconsulti dela città di Udine et Patria tutta, il quale fra li buoni ordini statuì questi: che ogni anno si creassero, oltre il priore e due consiglieri, tre advocati de poveri prigioneri et altre miserabili persone, li quali hanno obligo di servire a dette gratis et senza premio alcuno; due sindici per la regolatione e defesa del tribunale dell’illustrissimo signor luogotenente et altri offici, tutti concernenti la publica utilità et honorevolezza.
Et perché da alcuni anni in qua detto collegio si va scemando, con poca dignità e grande pregiudicio della città e provincia, fu sotto li 24 giugno prossimo passato presa deliberatione in detto collegio che quelli dottori, i quali intimati ricusassero entrare in collegio et fare li carichi publichi che le fossero imposti, non potessero godere dele altre dignità della città di Udine, dovendo ricercar il maggior conseglio a voler confirmar questo decreto, il qual anco come raggionevole fu dal detto magnifico consiglio dela città confemato sotto li tre settembrio sussequente.
Et acciò questa lodevole et utile deliberatione sia a pieno corroborata, per dover havere la debita esecutione, la istessa sua devotissima città supplica reverentemente la Serenità Vostra che con l’auttorità dell’eccelentissimo Senato degni approbarla. Gratie.
1607 a 7 dicembre
Che alla sopradetta supplicatione risponda il luogotenente della Patria et ben informato delle cose in essa contenute, visto, servato et considerato quanto si conviene, dica l’opinione sua con giuramento et sottoscrittione di man propria, iuxta la forma delle leggi, mandando la risposta sua col nome della predetta magnifica città, supplicatione et parte con una sopra coperta a noi diretta per cavallaro o altra persona publica. Et l’istesso faccia l’ultimo ritornato di luogotenente della Patria…
(filza 360)
Fu eretto già cento et più anni, con l’auttorità dela Serenità Vostra, un celebre collegio di giureconsulti dela città di Udine et Patria tutta, il quale fra li buoni ordini statuì questi: che ogni anno si creassero, oltre il priore e due consiglieri, tre advocati de poveri prigioneri et altre miserabili persone, li quali hanno obligo di servire a dette gratis et senza premio alcuno; due sindici per la regolatione e defesa del tribunale dell’illustrissimo signor luogotenente et altri offici, tutti concernenti la publica utilità et honorevolezza.
Et perché da alcuni anni in qua detto collegio si va scemando, con poca dignità e grande pregiudicio della città e provincia, fu sotto li 24 giugno prossimo passato presa deliberatione in detto collegio che quelli dottori, i quali intimati ricusassero entrare in collegio et fare li carichi publichi che le fossero imposti, non potessero godere dele altre dignità della città di Udine, dovendo ricercar il maggior conseglio a voler confirmar questo decreto, il qual anco come raggionevole fu dal detto magnifico consiglio dela città confemato sotto li tre settembrio sussequente.
Et acciò questa lodevole et utile deliberatione sia a pieno corroborata, per dover havere la debita esecutione, la istessa sua devotissima città supplica reverentemente la Serenità Vostra che con l’auttorità dell’eccelentissimo Senato degni approbarla. Gratie.
1607 a 7 dicembre
Che alla sopradetta supplicatione risponda il luogotenente della Patria et ben informato delle cose in essa contenute, visto, servato et considerato quanto si conviene, dica l’opinione sua con giuramento et sottoscrittione di man propria, iuxta la forma delle leggi, mandando la risposta sua col nome della predetta magnifica città, supplicatione et parte con una sopra coperta a noi diretta per cavallaro o altra persona publica. Et l’istesso faccia l’ultimo ritornato di luogotenente della Patria…
(filza 360)