L’originalità del Processo Talin-Verona, sta innanzitutto nel fatto che è stato riprodotto, quasi integralmente, a stampa. Una produzione ex-lites, dunque, ma del tutto originale se si riflette che il processo si struttura in realtà in due parti ben distinte, che sembrano rifarsi a ciascuna delle due parti in conflitto. E in questa sua pubblicazione risiede evidentemente l’interesse maggiore per chi oggi lo esamina e lo studia. La pubblicazione della stessa sentenza fa supporre che ad occuparsi della sua stampa fu forse lo stesso organo giudicante, insediatosi, dopo un breve periodo di transizione democratica, il 4 luglio 1797 (il governo centrale vicentino-bassanese, composto di 23 cittadini proprietari scelti dal generale Joubert).
Ma il processo Talin si prospetta interessante anche per un’altra serie di motivi:
a) innanzitutto perché si colloca nei tumultuosi avvenimenti che videro la caduta della Serenissima e l’avvento delle municipalità provvisorie. Si tratta dunque di un documento che permette di cogliere le diversità culturali e giudiziarie che caratterizzavano i due sistemi.
b) come in altri casi analoghi il processo presenta una vicenda incentrata su una seduzione amorosa, ma prospetta pure lo scontro duro e senza mezzi termini condotto tra due famiglie appartenenti alla stessa comunità. Sullo sfondo possiamo individuare il conflitto che si svolge sul terreno dell’onore e della rappresentazione sociale.
c) La produzione delle difese e delle testimonianze sono rivelatrici della dimensione culturale e politica delle parti in conflitto e della loro capacità di interagire nel contesto sociale.
d) Il tema del ruolo dei medici e, più in generale, delle conoscenze mediche, del confronto tra medicina popolare e medicina ‘scientifica’ si costituisce inoltre come aspetto di estremo interesse.
e) Il processo offre inoltre elementi interessanti anche sul piano semantico, nell’uso di termini che le due parti utilizzano per classificare le rispettive azioni.