Il viaggio di Giovanni Beatrice (Prima parte)
Legenda:
1. Cavallara di Castelverde (Cremona). In questa località ancora oggi sorge il complesso agricolo e residenziale noto come Villa Schinchinelli (foto 1). L’edificio attuale è di edificazione Seicentesca, ma probabilmente sorgeva su un fabbricato precedente sempre di proprietà Schinchinelli. E’ con buona probabilità questo il luogo, situato a poche miglia da Cremona, dove il marchese Schinchinelli ospitava e nascondeva il gruppo di banditi che faceva capo a Giovanni Beatrice.
2. Ponte Dell’Olio. Il villaggio è in territorio piacentino. E’ qui che Giovanni Beatrice s’incontra Pietro Gardoncino e Giulio Feratio (o Ferrai) convincendoli ad unirsi alla sua impresa,
3.Cremona. Nel centro storico della città (oggi via Candolini al civico 20) sorge il palazzo Schinchinelli – Martini (Vedi foto num. 14). L’attuale residenza risale al XVI secolo e dunque, molto probabilmente, è la stessa dove i sei banditi si riunirono per salire sulla carrozza che li avrebbe condotti alle porte di Desenzano.
4. Desenzano. I sei si fermano alle porte del castello cittadino. Da qui si avvieranno a piedi in direzione di Moniga (5).
I tracciati
Sul tracciato percorso da tutto il gruppo per raggiungere Desenzano e quello di Giovanni Beatrice da e per Ponte dell’Olio è possibile fare solo alcune ipotesi. Da Cavallara di Castelverde deviando verso ovest è possibile immettersi sulla via Regina che collegava Cremona con Bergamo e raggiungere in breve la citta di Cremona. Da Cremona a Ponte dell’Olio il collegamento più verosimile è quello che prevede l’utilizzo del tracciato della via Postumia da Cremona fino all’incrocio con il percorso del fiume Olio prima di Piacenza, per poi deviare lungo il corso del fiume (Pontenure, San Giorgio Piacentino, Grazzano) su viabilità minore.
Riguardo al tratto di strada percorso per giungere a Desenzano il percorso ipotizzato tiene conto del fatto che i sei banditi si muovono utilizzando una carrozza adibita al trasporto di più persone (compreso il vetturino erano almeno in sette). Si ritiene quindi che abbiano percorso tracciati viari sufficientemente ampi. La nostra ipotesi propende quindi per l’utilizzo della strada postale Cremona-Brescia (oggi Statale 45 bis) già cardo nella centuriazione romana della zona. A Brescia (o poco fuori città) si ipotizza che abbiano imboccato il tracciato della grande strada di comunicazione che univa Venezia a Milano (oggi ss. 11) per giungere a Desenzano.
(Scheda a cura di Giovanni Mometto)